POLO PREVIDENZIALE INPS DELLA POLIZIA DI STATO
L’esigenza dell’istituzione di un Polo Unico INPS per il personale della Polizia di Stato, al pari di quelli già istituiti da tempo, per il personale dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e delle Forze Armate, è dettato dalla necessità di assicurare una gestione più efficace e semplificata di tutte le posizioni pensionistiche degli appartenenti alla Polizia di Stato.
“sin dal 2018 il sindacato Coips aveva interessato il Dipartimento della PS per l’isitituzione del Polo Pensionistico per la Polizia di Stato. Il citato dipartimento aveva replicato che non se ne ravvedeva la necessità. Nello stesso anno, l’Inps siglava il protocollo d’intesa per l’istituzione del Polo Pensionistico per la Guardia di Finanza, nelle more di quello già siglato con L’Arma dei Carabinieri “
Quotidianamente arrivano a questa Associazione segnalazioni da parte degli iscritti che lamentano:
- -importi calcolati in modo errato;
- -ritardi nei pagamenti degli emolumenti spettanti quali il primo assegno di pensione, il trattamento di fine servizio, la pensione di privilegio,arretrati vari;
- -trattamenti previdenziali non riconosciuti;
- -discrasia e indeterminatezza nell’applicazione delle norme pensionistiche;
- -difficoltà nell’acquisizione della documentazione amministrativa utilizzata ai fini dei calcoli pensionistici;
- -ardua interlocuzione con gli uffici preposti alla lavorazione dei trattamenti di quiescenza.
Insomma, spesso un quotidiano ed affannoso dispendio di energie mentali ed anche economiche, finalizzate ad ottenere, anche attraverso la consulenza e l’assistenza di Patronati e studi legali specializzati, il giusto e meritato riconoscimento pensionistico dopo avere servito il proprio Paese con Onore e Disciplina, anche con sprezzo del pericolo.
Attualmente il personale della Polizia di Stato a causa del suo “status civile”, acquisito con la legge di smilitarizzazione 121/81, non risulta destinatario degli analoghi e più vantaggiosi istituti pensionistici previsti per il personale delle altre Forze di Polizia a “status militare” e assimilati (Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco e Corpo Forestale dello Stato); benché a tutti gli effetti faccia parte del comparto sicurezza e soccorso Pubblico.
COSA STA FACENDO L’ASSOCIAZIONE “Roberto Antiochia”
L’Associazione ha preso atto delle problematiche e si è impegnata su diversi fronti:
- – organizzando una manifestazione; sit-in di protesta e un convegno per sensibilizzare chi di dovere sulla situazione;
- – scrivendo lettere aperte alle Istituzioni (Presidente della Repubblica, Presidente del Consiglio Ministro dell’Interno, Ministro dell’Economia e Finanze, Capo della Polizia, Commissario Straordinario INPS).
UN IMPORTANTE PASSO AVANTI
Un primo significativo passo avanti verso la costituzione del Polo Unico INPS per il personale della Polizia di Stato, auspicato fortemente dall’Associazione “Roberto Antiochia”, si è concretizzato nella giornata del 31 luglio 2023, allorquando la Camera dei Deputati, ha approvato l’Ordine del Giorno n.9/1239-A/21 che impegna il Governo “ad adottare iniziative volte a verificare la possibilità di procedere, con la costituzione anche in via legislativa, di un polo unico pensionistico, vale a dire un ufficio unico che assicuri la gestione delle informazioni e delle posizioni, in ordine alle prestazioni pensionistiche e previdenziali, del personale della Polizia di Stato, come già previsto e adottato presso altri comparti”. Analogalmente il 3 agosto us, il Senato approvava definitamente il citato provvedimento nell’ambito della
“Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 22 giugno 2023, n. 75, recante disposizioni urgenti in materia di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, di agricoltura, di sport, di lavoro e per l’organizzazione del Giubileo della Chiesa cattolica per l’anno 2025 (approvato dalla Camera dei deputati) (829)”
Un importante traguardo raggiunto, grazie alla determinazione dell’On. Pasqualino Penza, del Movimento 5 Stelle, il quale, già nel corso della manifestazione organizzata a Roma – in piazza Santi Apostoli – il 27 maggio 2023, volta a denunciare le inaccettabili discriminazioni pensionistiche in danno del personale della Polizia di Stato ad ordinamento civile, aveva manifestato pubblicamente l’impegno di tradurre in atti parlamentari la proposta formulata dall’Associazione di istituire il Polo Unico INPS per il personale della Polizia di Stato, al pari di quelli istituiti presso gli altri Comparti del personale a status militare.
Un iniziale risultato raggiunto da monitorare e sostenere, attraverso ulteriori atti parlamentari, che traccia la via da percorrere verso il conseguimento di tutti gli altri obiettivi statutari che l’Associazione “Roberto Antiochia” intende perseguire con tenacia e determinazione, finalizzati ad eliminare ogni atto e/o istituto di sperequazione pensionistica in danno del personale della Polizia di Stato.
Pubblicazione per chi volesse approfondire a cura del Commissario Capo Giuseppe Lentini